Al fine dell’attuazione della L.R. 9/2011 volta alla valorizzazione delle lingue locali e alla tutela del patrimonio culturale, giovedì 23 gennaio, presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Scianna Cirincione, è stata celebrata la Festa del Dialetto Siciliano. Dopo i saluti istituzionali della dirigente scolastica G. D’Amico, la coordinatrice e referente per il dialetto, prof.ssa G. Malfitano, ha dato il via all’evento. Gli allievi delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria, che hanno aderito all’iniziativa, si sono esibiti presentando il prodotto finale dello studio svolto in classe: canti, poesie, racconti, ricette della tradizione, proverbi, filastrocche, drammatizzazioni, presentazioni multimediali, ricerche di antiche leggende. Il programma è stato così articolato:
Scuola Secondaria
I D “La Sicilia in un boccone”
La classe ha realizzato una raccolta di ricette in dialetto dai sapori genuini e tutte tramandate dai nonni degli alunni; piatti pieni di storia e amore che profumano di ricordi e di famiglia. A cura delle prof.sse Anna Cirafici e Apollonia Moreci.
I C “Storia del re Bafè”
Gli alunni della classe hanno scelto di raccontare la Storia del Re Bafé, in una delle tante versioni diffuse in Sicilia, nella quale fanno capolino perfino i paladini di Francia. La narrazione è stata accompagnata da una presentazione multimediale con disegni relativi alla storia rappresentata, realizzati da alcune alunne della classe. A cura delle prof.sse Angela Spanò e Apollonia Moreci.
I L “Giufà a scuola”
Il breve testo presentato è la rivisitazione in dialetto di una storiella che ha come protagonista un ragazzo che la tradizione siciliana ci restituisce come sciocco e semplicione, che non sa andare oltre il significato denotativo delle parole, sicilianità schietta e pura di un tempo che fu. A cura della prof.ssa Antonella Clemente.
II E “Mestieri scomparsi”. A cura della prof.ssa Loredana Gennaro.
I H “Biddizzi e sapuri ra Baharia”
Viaggio tra bellezze artistiche e piatti tipici della tradizione per conoscere e valorizzare il nostro territorio. A cura della prof.ssa Domenica Oliva.
I G “I riavuli ra Zisa”
La visita presso il castello della Zisa, un sito che vale la pena visitare per la particolarità delle sue architetture e per la sua leggenda raccontata fra amore, incantesimi e misteri. A cura della prof.ssa Laura Zafarana.
III I “Lisabetta di Missina”
Riadattamento del testo di Giovanni Boccaccio, tradotto in lingua siciliana e messo in scena per la regia, scenografia e costumi a cura degli alunni. Ideato dalla prof.ssa Maria Luisa Florio.
I N Proverbi siciliani: piccolo tesoro di saggezza
Il dialetto siciliano come patrimonio culturale, ricco di proverbi e modi di dire che riflettono la saggezza popolare e che tramandati di generazione in generazione, fanno parte della vita quotidiana dei siciliani. A cura della prof.ssa Daniela Buttitta
“L’Abbanniata ru mircatu” presentata dal Gruppo Teatro per la regia della prof.ssa G. Malfitano e dal Coro curato e diretto dalla prof.ssa R. Battaglia. Concerto corale della tradizione popolare palermitana che rivive, con una festa di suoni, odori e colori, decantando, folkloristicamente, i prodotti dei mercati rionali cittadini. Voci che, aprendosi con un pezzo di Gaetano Basile, si alternano, si inseguono, duellano e cinguettano prosaicamente, in quella secolare lotta per la sopravvivenza che è Palermo, reticolo vivo e pulsante di viuzze vicoli e piazze. Il pezzo si conclude con il canto folkloristico “A lu mircatu”.
Scuola Primaria Cirincione
V A “Nun mi lassari sulu”
La solidarietà e l’amore fraterno per l’altro, per il diverso, nei versi scaturiti dall’animo nobile del grande Ignazio Buttitta. A cura delle insegnanti Giovanna Napoli e Giorgia Scrima.
V B “Me soggira”
L’ironia e la potenza caricaturale del nostro dialetto espressa dal ritmo allegro della canzone popolare. A cura delle maestre Maria Assunta D’Aleo, Rosalia Montalbano e Francesca Brucato
V C “Setti fimmini e un tarì”
Un nonsense in dialetto siciliano. Curatori dell’attività: gli insegnanti Silvana Sermenghi, Simona Vaccaro, Giuseppina Salustro.
V D “E la luna ammenzu ‘u mari”
Canzone popolare folkloristica sui matrimoni combinati del passato. A cura delle docenti Maria Rita Taibi, Patrizia Salamone e Jessica Rini.
V E Dal siciliano all’italiano, intreccio di culture
Selezione di termini dialettali e modi di dire non più in uso con relativa traduzione in lingua italiana. Spesso la traduzione letterale dei termini non corrisponde pedissequamente a ciò che si vuole esprimere. A cura delle maestre Rosalia Lo Piparo e Giuseppa Prestigiacomo
V F Filastrocche e proverbi
Proverbi, preghiere, detti, “abbanniate”, filastrocche. Tutto ciò riflette l’anima del popolo siciliano catturandone la saggezza antica trasferita di generazione in generazione. Curatori dell’attività: Francesca Maggiore e Giuseppe Ferla.
A completare il ricco programma il graditissimo intervento dei musicisti Alfredo Onofrio Orlando e Domenico Podix che sono riusciti a coinvolgere l’intero pubblico, con brani folckloristici famosi e divertenti.
Si ringraziano la Dirigente Scolastica, i docenti, i collaboratori scolastici, i musicisti e il prof. Claudio Tomasini per il prezioso supporto tecnico.
La referente Attuazione L.R. 9/2011
Prof.ssa G. Malfitano
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